Intervista – Napolistories

Conosco Giuseppe Camerlingo da sempre, eravamo ragazzini.
Ne ho seguito la carriera artistica con grande ammirazione. Nel gruppo di amici era quello che suonava la chitarra, da Battisti in poi. Ma nessuno aveva intuito il suo potenziale, e grande fu la sorpresa quando seppi che aveva lasciato Medicina per iscriversi al Conservatorio.
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