Stabat Mater del Pergolese secondo Paisiello

Dischi classica di Sandro Cappelletto
É “cosarara” lo Stabat Mater


copertina….. E a Napoli ci porta una pubblicazione della Agorà: l’ensemble Cosarara, diretto da Giuseppe Camerlingo, propone la prima registrazione della trascrizione dello “Stabat Mater” di Pergolesi scritta nel 1810 a Giovanni Paisiello per un’esecuzione nel Duomo di Napoli. Il cavalier Paisiello proclama che non intende “dipartirsi dall’originalità”, ma eccome se aggiunge; gli strumenti a fiato e soprattutto quell’espressività più realista e più corposa che nel 1735, al tempo della creazione del capolavoro, subito notissimo in Europa, di Pergolesi, non preoccupava i compositori. L’Ottocento esige già il suo prezzo. Il disco, che comprende anche un “Alleluja” e tre “Tantum ergo”, è ben curato – il libretto riporta il testo latino e, per ogni brano, gli strumenti e i solisti impegnati, le note critiche sono meditate – e Camerlingo è assai sensibile nel farci comprendere il doppio livello possibile di lettura. I solisti di canto hanno tutti meno di trent’anni e un talento da affinare. Sonia Prina, mezzosoprano, porge con eleganza.

(14 ottobre 2000)

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