Tesori napoletani – L’organo De Martino

L’organo De Martino a S. Caterina a Formiello.
Presentazione e concerto il 14 ottobre 2017 ore 19
con Francesco Nocerino, Paologiovanni Maione, Maurizio Rea, Angela Luglio.

Che Napoli possegga tesori inestimabili è un dato incontrovertibile e conosciuto, quasi un luogo comune. Ma al contrario dei luoghi comuni, che dopo qualche tempo stancano, qui è talmente vasta la materia da custodire, coltivare e valorizzare, che ne potremmo parlare per altre 20 generazioni, impiegare produttivamente almeno metà dei napoletani (giovani e meno giovani), senza diminuire il senso di stupore e meraviglia che proviamo ogni volta che ci accostiamo a uno di questi tesori.

Il caso dell’organo della chiesa di Santa Caterina a Formiello a Porta Capuana è uno di questi. Costruito nel 1718, è l’unico strumento ancora esistente a Napoli firmato e datato dal grande Giuseppe De Martino, organaro della Regia Cappella e del Tesoro di San Gennaro. Ma i tesori hanno bisogno di persone che li conoscano e li sappiano valorizzare e per fortuna a Napoli non ne mancano.

Francesco Nocerino, organologo, studioso di fama internazionale, conosce tutti i particolari tecnici dell’organo De Martino e ci fa rivivere con l’immaginazione i momenti emozionanti in cui maestri e allievi del vicino conservatorio di Sant’Onofrio accompagnavano dalla cantoria le feste religiose.

Paologiovanni Maione, musicologo apprezzatissimo in Italia e all’estero, grande esperto del teatro musicale del Settecento e delle sue connessioni con le altre arti, ci introduce alle relazioni che esistevano a Napoli fra musica di Chiesa e musica mondana.

 

Maurizio Rea, organista titolare della Basilica Santuario del Carmine Maggiore, infaticabile studioso della musica napoletana, distintosi per apprezzate riscoperte ed esecuzioni di composizioni di Gaetano Veneziano, ha compilato un ricco programma, rappresentativo non solo della musica scritta per organo dal primo Seicento al secondo Settecento, ma anche, attraverso appropriate trascrizioni, della musica vocale sacra e profana. Per quest’ultimo scopo la splendida chiesa di Santa Caterina a Formiello risuonerà ancora della limpida voce di

AngelaLuglio, soprano affermato e attenta studiosa e interprete dei capolavori della scuola napoletana.

 

 

 

Programma

Ascanio Mayone (1570-1627)
Toccata Terza
Dal I volume di diversi capricci per sonare, Napoli, 1603

Luigi Rossi (1598ca -1653)
O amantissime Jesu*
(Trascrizione e revisione da un manoscritto della biblioteca Casanatense di Roma; Ms. 2490)

Gregorio Strozzi (1615-1687)
Mascara sonata, et ballata, da più Cavalieri Napolitani, nel Regio Palazzo

Alessandro Scarlatti (1660-1725)
Toccata in La
Per Organo e per cembalo, dov’è arpeggio sù l’Organo è tenuta, e dov’è tenuta sù l’Organo, sù il Cembalo s’arpeggia

Francesco Durante (1684-1755)
Toccata e Giga
(Trascrizione da un manoscritto della British Library; Ad.Ms. 14244)

Alessandro Scarlatti (1660 -1725)
Salve Regina in do minore *
(Riduzione per soprano e basso continuo dal manoscritto Bavarian State LibraryColl.mus.Max92)

Johann Adolf Hasse (1699-1783)
Sonata

Giovan Battista Pergolesi (1710-1736)
Sonata per Organo o Cembalo del signor Pergolesi

Gian Francesco di Majo (1732-1770)
Toccata
(Trascrizione da un manoscritto della Staatsbibliothek di Berlin; D-B Mus.ms.autogr. Majo, G. F. 1 M)

Leonardo Vinci(1690-1730)
Vo’ solcando un mar crudele*
Aria di Arbace dall’opera Artaserse
(Riduzione per soprano e basso continuo da un manoscritto della Biblioteca del Conservatorio di Musica S. Pietro a Majella di Napoli, Cantate 304@13)

Tutte le trascrizioni, revisioni e riduzioni sono realizzate da Maurizio Rea

*I brani indicati con asterisco sono per voce di Soprano e Organo 


Organo a muro

Costruttore: Giuseppe De Martino

Anno:           1718

Città:             Napoli

Chiesa:          Chiesa S. Caterina a Formiello

Due preziose cantorie, a forma di balconcino, sono collocate ai lati dell’abside, ma solo una ospita l’organo vero e proprio. L’organo reale, costruito da Giuseppe De Martino nel 1718, è posto sulla cantoria a sinistra guardando l’altare maggiore; l’organo sulla cantoria a destra è finto e le canne sono dipinte. Entrambe le casse, tipicamente barocche, sono ricche di intagli e sculture di legno, il tutto ricoperto d’oro zecchino. Il prospetto di facciata dell’organo è costituito da tre scomparti con 31 canne (11-9-11). La tastiera di quattro ottave (con prima ottava corta) è di 45 tasti (Do1/Mi1-Do5). Attualmente vi è anche una pedaliera, unita all’ottava corta grave del manuale.

La trasmissione è a meccanica sospesa e il quadro fonico è il seguente:

Principale                    Voce Humana

Ottava                        Flauto in ottava

Decimaquinta

Decimanona

Vigesimaseconda

Vigesimasesta

Tiratutti

Allo stato attuale l’organo della chiesa di Santa Caterina a Formiello è l’unico strumento, ancora esistente a Napoli, firmato e datato dall’organaro Giuseppe de Martino.


Giuseppe De Martino fu il più importante costruttore di organi del periodo Barocco a Napoli. Fu organaro della Regia Cappella e del Tesoro di San Gennaro tra la fine del Seicento e gli inizi del Settecento. Queste prestigiose cariche lo fecero essere in contatto con i massimi esponenti della musica barocca napoletana, da Francesco Provenzale a Domenico Scarlatti, da Domenico Sarro a Francesco Mancini, da Cristoforo Caresana a Nicola Fago. Oltre all’organo di Santa Caterina a Formiello, tra gli strumenti noti di questo costruttore giunti sino a noi ricordiamo: l’organo della chiesa dell’Annunziata a Gaeta, l’organo del monastero delle monache benedettine a Teano (CE), attualmente a Montecassino, l’organo della chiesa della Madonna della Libera a Villa Torre (CH) e l’organo della chiesa di Santa Maria di Loreto a Montenero Valcocchiara (IS).


Maurizio Rea, Organista. Fin da giovanissimo ha iniziato lo studio dell’organo presso il Conservatorio di San Pietro a Majella conseguendo con lode, sotto la guida del M° Roberto Canali e con una tesi monografica su Maurice Duruflé, la Laurea di I livello in Organo e composizione organistica. Ha completato i suoi studi organistici presso la Haute École de Musique di Ginevra (CH) conseguendo il “Diplôme Soliste”. Si è perfezionato sotto la guida di vari docenti di spicco anche all’estero, e ha ottenuto una borsa di studio dall’ “Associazione Amici dell’Organo” di Vicenza. Premiato al primo concorso di composizione organizzato dalla Comunità Luterana di Napoli, vincitore del concorso nazionale “Città di Viterbo” nel 2004-2005, è stato inoltre l’unico italiano a partecipare nel 2007 al concorso “Ville de Paris”. Ha preso parte a numerose rassegne organistiche in Italia e all’estero e collabora con diverse formazioni strumentali, orchestrali e corali. Nel 2013, grazie alla sensibilità culturale dei Padri Carmelitani, ha ideato un percorso didattico/concerto alla scoperta dell’Organo del Carmine Maggiore di Napoli; questa iniziativa è stata ripresa con successo anche altrove in Italia. Oltre a riscuotere numerosi consensi di critica e di pubblico per la sua attività concertistica in Italia e all’estero, Maurizio Rea si dedica alla ricerca musicologica, proseguendo altresì il suo lavoro di ricerca e riscoperta delle attività musicali che, dal Cinquecento a oggi, vedono coinvolti il Conservatorio di Santa Maria di Loreto e il Carmine Maggiore. Attualmente è organista titolare presso la Basilica Santuario del Carmine Maggiore in Napoli. È tra i fondatori dell’Associazione Culturale “I Figlioli di Santa Maria di Loreto” e ricopre la carica di presidente.


Angela Luglio, Soprano. Conseguito il diploma di pianoforte al conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli, si specializza con il massimo dei voti in Musica da Camera ad indirizzo vocale, e successivamente consegue il Master di secondo livello in Musica Antica con il M° Antonio Florio organizzato in collaborazione con il Pontificio Istituto di Musica Sacra, partecipando inoltre al progetto “ScarlattiLab Barocco” dell’Associazione Alessandro Scarlatti di Napoli. Ha continuato a perfezionare il proprio repertorio barocco con i Mi Lia Serafini ed Emma Kirkby, ed il repertorio operistico con i MiMaria Isa Ercolano ed Anna Vandi. Si è esibita in diverse rassegne concertistiche riscuotendo positivi consensi di critica e di pubblico, e in particolare con la Nuova Orchestra Scarlatti di Napoli (ha eseguito, tra l’altro, l’oratorio Giuditta di Alessandro Scarlatti e l’oratorio La Maddalena a’piedi di Cristo di Giovanni Bononcini) e con “i Turchini di Antonio Florio” (ha partecipato alla seconda edizione del Festival “Musica antica in Val Comino” ed ha eseguito per l’Associazione Alessandro Scarlatti vari concerti di villanelle del ‘600 e ‘700 napoletano). È stata solista all’interno dello spettacolo Mishima. The Garden of Forbidden Dreams, in cui ha interpretato arie di R. Wagner e R. Ahan, nell’ambito del Napoli Teatro Festival e del Ravello Festival. È solista nel coro Mysterium Vocis diretto dal M° Rosario Totaro, con cui ha partecipato, tra l’altro, alle registrazioni della casa discografica francese Opus 111-Naïve di musiche di Provenzale, Jommelli, Porpora e Cafaro, nonché alla prima esecuzione moderna della Messa pastorale e del Dixit Dominus di Pietrantonio Gallo. Ha partecipato come solista alle prime esecuzioni moderne del Mottetto pastorale in lode del Santissimo Crocifisso del Carmine e dello scherzo drammatico Il Tobia sposodi G. Veneziano (1656-1716), realizzati dall’Associazione Culturale “I Figlioli di Santa Maria di Loreto” presieduta dal M° Maurizio Rea.

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