Le simmetrie di Bach e Stravinsky

La musica è il piacere che la mente umana prova quando conta senza essere conscia di contare.

La celebre definizione del grande filosofo tedesco G. W. Leibnitz introduce significativamente all’evento che il Conservatorio Nicolini di Piacenza propone domenica 3 aprile alle 10,45 nel Salone dei Concerti di Via Santa Franca 35, in apertura del ciclo dei Concerti della Domenica.

Ascolteremo in questa occasione due composizioni di Igor Stravinsky (1882-1971), l’Ebony Concerto e il Dumbarton Oaks, e il 3° Concerto Brandeburghese di Johann Sebastian Bach (1685-1750) eseguiti dagli allievi del Conservatorio diretti da Giuseppe Camerlingo.

L’accostamento mette in luce la geniale fantasia costruttiva dei due compositori e la particolare sensibilità per le simmetrie geometriche, che saranno illustrate anche con visualizzazioni grafiche e esempi musicali dal vivo.

Il Concerto in Mi bemolle del 1938, detto Dumbarton Oaks dal nome di una tenuta nel distretto di Washington dove fu eseguito per la prima volta, è un omaggio a Bach e in particolare al 3° dei 6 Concerti Brandeburghesi composti nel 1721 a Köthen e dedicati al Margravio di Brandeburgo, e ne ricalca la struttura sia nell’organico strumentale che nelle forme musicali.

L’Ebony Concerto del 1945 è invece dedicato a Woody Herman, il grande clarinettista americano, e alla sua popolare orchestra jazz. Al clarinetto è infatti affidata una parte solistica di grande impegno virtuosistico, che sarà eseguita per l’occasione da Elia Zulli.

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